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Come riconoscere un traduttore valido

Poniamo il caso che tu abbia bisogno di tradurre alcuni documenti in inglese, e questa volta fare una buona impressione è essenziale, quindi hai deciso di affidare il lavoro ad un professionista. Forse è la prima volta che ti rivolgi ad un traduttore, forse no ma le esperienze vissute non sono state positive … adesso come si procede? Come farai a valutare la traduzione una volta che l’avrai ricevuta? Come puoi avere la certezza già da ora che valga la pena dedicare una parte del tuo budget alla consulenza professionale? Hai tanti dubbi… ma non deve necessariamente essere un salto nel buio.

Un traduttore valido si riconosce anche dall’appartenenza ad un’associazione professionale, esserne membro dimostra la sua abilità di traduttore e l’impegno costante nella formazione e nell’aggiornamento professionale. Infatti per diventare membro è necessario presentare i titoli di studio, dimostrare la propria esperienza e presentare delle referenze qualificate.

Sono lieta di annunciare che oggi sono diventata membro del Chartered Institute of Linguists, un’ulteriore garanzia per i miei clienti attuali e futuri che sì, vale davvero la pena chiamarmi per quel documento così importante!

 

CIOL Member cert

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Dunque, che cosa è un traduttore?

Spesso si presume che, per tradurre da una lingua ad un’altra, sia sufficiente conoscere entrambe le lingue. Perfino alcuni dizionari descrivono così la traduzione: “parole tramutate in una lingua diversa dall’originale”.

Ci sono invece delle competenze chiave di cui un traduttore deve essere dotato: prima di tutto, la capacità di scrivere chiaramente e correttamente nella lingua di destinazione; un’ottima conoscenza della lingua e della cultura del testo originale è altrettanto critica. La traduzione è l’arte di prendere un concetto in una lingua e esprimerlo, senza ambiguità e con la giusta chiave idiomatica, in un’altra lingua.

Se un testo è ben tradotto si legge come se fosse stato scritto direttamente nella lingua di destinazione.

Ma non posso semplicemente usare Google? Se vuoi, sì, ma non se lo scopo è quello di comunicare un concetto in modo appropriato.
P.S. non basta nemmeno essere bilingue!

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